sábado, 28 de diciembre de 2013

TERCERA MENCION - TRA POCO- POESIA ITALIANO-

TERCERA MENCION - TRA POCO-
FLAVIA EMILIA PANTALLI- MARTINEZ BS.AS.
TRA POCO


Seudónimo Nikyfran

Tra poco
(Ma Prego Iddio che non accada proprio oggi)
Non resterá  fra noi,
Che un  assoluto silenzio,
Eterna, ed eterea mura
Di incommensurabile  imponenza.
Ed io,
 vuote le mani,
Stanco Il viso (che tanto ti assomiglia),
Piangerò
 ricordando tutte quelle nostre chiacchierate
                                                                ( Fuochi fatui Di una festa già finita…
                                                                 Prima ancora di aver mai incominciato).

Non mi mancherano quelle sciocchezze,
Di quello ne sono davvero convinta.
Non caderanno per esse le mie lacrime.
Ma, perche tra tante parole  mecánicamente sputate,
capisco finalmente                                                                           
                                                (Quando la sabbia del tuo tempo é quasi spenta.. )
Che  i nostri corpi furono incrociati,
 Mescolati, Attacati, incollati….
Per volontà di un Destino cecco,
ma, verrano un giorno crudelemente divisi
Dello scalpelo accuto della antica, paziente  Morte ,
Senza che le nostre Anime si siano mai trovate
Come  gocce di argentovivo
In fondo alla pentola di un dio Alchimista.


Mamma!,
 sono orfane da tanto tempo…
Forse sei stata solo un` illusione!


E, intanto,
Mentre ti guardo in faccia
Ed anzio una tua parola che non arriva…

….altri occhi,
 innocenti  essi,
mi seguono senza fatica

Aspettando in silenzio una scheggia di me,

Di questa scivolosa mammá, che non si fa mai il tempo
Di tenerli adosso, di bacciarli un poco.
Morendo al tempo che uccide
Di angoscia e disperanza.

Mi vergogno! Peccato!
Vatene, Mamma, se devi proprio farlo!….
che  io resto  qui.                                          
Nel tempo e  nello spazio che é ancora il mio!.



Con aiuto di tante Beatrice che ho trovato in questa vita
Proverò di fare d`altro
Fin trovare l´ Paradiso
Dal quale l´angelo Nero un mal giorno m´ha rapito.

Capitana Della mia barca (é caduto Caronte nell`acqua)
Porto i miei nella avventura
Di cercare e trovare un tempo
dove una Nuova Allianza  nacqua.

E scrivo questo
 per non tradirmi
(Asciugato il pianto, pentito il cuore:)
giuro d’impedire per giustizia e per amore
Che il sangue, il fuoco,
…l` oro di miei  figli,
si perda nel  gelato abisso
del`abbandono,
come fu gettato il mio,( e penso adesso che anche il tuo, mamma,
sará stato distrutto senza una povera speranza.)

E, magari …
 proprio per questo
Per questa piccola, infima scoperta
                                                  (Che l¨Averno essiste nel pianto dei bambini disperati)
Prende valore la Nostra Esperienzia
E meritiamo un posto sul’ elenco
Di mamme e  figli finalmente Salvati!!!.

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