sábado, 31 de julio de 2021

1°Premio de Honor Poesia Italiano - Carla Barlese - Dell anima tu sei il mio caro Borgo.

 Dell’anima tu sei il mio caro Borgo.


(A Vitorchiano )


Già si avvertia nel colore più intenso della luce,

nella fragranza del gelsomino e delle rose

un dolce sentire di emozion presago

e nei cuori una strana frenesia.

Mai , mai ci saziavam d’estate.

della stagione dalle vermiglie gote

e fin dal mattino,

quando ancor brillava la rugiada,

si correa nei prati a perdifiato,

a rimirar delle formiche la pazienza,

il suggere dolce di operose api

e poi tuffarsi nelle bionde messi,

ove papaveri setosi e fiordalisi

omaggiavan secolari, dure fatiche.

All’imbrunire, al suon della campana

che dal pittoresco borgo nella valle si stendea,

su sbrecciati gradini a gustar succosi frutti

al sapor di sole e di refoli di vento.

E in ciotole di legno pan bagnato,

insaporito con nettare d’ulivo,

frammisto a foglie d’ odorosa menta.

Alla sera, sotto un ciel d’astri trapunto,

al lume di fiammelle vagabonde,

storie di dame , di cavalieri erranti,

di elfi e di folletti scombinati

e al suon della diletta, paterna voce

su un cuscino di stelle sogni soavi.

Dell’anima tu sei il mio caro Borgo,

parco dei sogni, meraviglia di richiami

al profumo d’infanzia e di magia

e or che in polverosi, algidi inverni

la vita scivola senza far rumore,

imbrigliata in conchiglie di memoria,

il cuor si strugge di straziante nostalgia.

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